Michelangelo Buonarroti, prossimo alla fine della propria vita, ne ripercorre le tappe, dall’infanzia ai primi capolavori, dalle rivalità con i grandi artisti del suo tempo ai rapporti conflittuali con le autorità politiche e religiose dell’epoca. A contestualizzare storicamente il suo racconto è Giorgio Vasari, autore di “Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori”, che narra di Michelangelo le imprese titaniche e le opere gigantesche, la volontà di separare la luce dalle tenebre e di rendere tridimensionale la pittura, la visionarietà architettonica e il gusto per il non finito.
Michelangelo – Infinito va ad aggiungersi a Caravaggio – L’anima e il sangue e a Raffaello – Il principe delle arti in quel nuovo filone che racconta al pubblico contemporaneo i grandi artisti del passato italiano.
Il segmento dedicato alla vita e delle opere di Michelangelo è realizzato con estrema cura tanto dell’immagine quanto della narrazione, mettendo insieme un dream team che, oltre alle competenze, unisce le generazioni: il regista Emanuele Imbucci, già second unit per Raffaello: Il principe delle arti, così come i coautori Sara Mosetti e Tommaso Strinati (figlio di Claudio) e la montatrice Sara Zavarise appartengono infatti alla generazione under 40, ma alle loro spalle c’è la maestria tecnica di chi ha almeno vent’anni di esperienza in più: il direttore della fotografia Maurizio Calvesi, amato da Faenza, Ozpetek e Andò; lo scenografo Francesco Frigeri, che di recente ha firmato sia Raffaello: Il principe delle arti che la serie I Medici; il costumista Maurizio Millenotti, candidato all’Oscar per Otello e Amleto di Franco Zeffirelli.
- Regia
- Emanuele Imbucci
- Cast
- Enrico Lo Verso, Ivano Marescotti
- Genere
- Docu-fiction
- Durata
- 93 - colore
- Produzione
- Italia (2018)
- Distribuzione
- Lucky Red