MARIA
di Pablo Larraín
Il racconto degli ultimi giorni di Maria Callas.
PROSSIMAMENTE

Il 16 settembre 1977 Maria Callas muore a 53 anni nel suo appartamento di Parigi, dove viveva sola con l’unica compagnia dei fidatissimi Ferruccio, autista e maggiordomo, e Bruna, la domestica. Nella settimana precedente alla morte, e a più di quattro anni dall’ultima performance, la straordinaria soprano greco-statunitense fa i conti con il peso della sua fama, con il ricordo ancora forte del compagno Aristotele Onassis e, forse, con un ultimo tentativo di tornare a calcare i palcoscenici dell’opera, pur indebolita e con una voce nella quale lei per prima non riconosce più il timbro de “la Callas” e delle sue indimenticabili interpretazioni.

Regia
Pablo Larraín
Cast
Angelina Jolie, Pierfrancesco Favino, Alba Rohrwacher, Haluk Bilginer, Kodi Smit-McPhee
Genere
Biografico
Durata
123 - colore
Produzione
Germania, USA, Emirati Arabi Uniti, Italia (2025)
Distribuzione
01 Distribution
MUFASA – IL RE LEONE
di Barry Jenkins
LE ORIGINI DI SIMBA
OGGI (giovedì 26)
  • 16:15
▼ MOSTRA LA SETTIMANA ▼
venerdì 27
  • 16:15
sabato 28
  • NON PROGRAMMATO
domenica 29
  • NON PROGRAMMATO
lunedì 30
  • 16:15

Il film racconta, attraverso Rafiki, la leggenda di Mufasa alla giovane cucciola di leone Kiara, figlia di Simba e Nala, con Timon e Pumbaa che offrono il loro caratteristico spettacolo. Raccontata attraverso flashback, la storia presenta Mufasa, un cucciolo orfano, perso e solo fino a quando incontra un leone comprensivo di nome Taka, erede di una stirpe reale. L’incontro casuale dà il via al viaggio di uno straordinario gruppo di sventurati alla ricerca del proprio destino: i loro legami saranno messi alla prova mentre lavorano insieme per sfuggire a un nemico minaccioso e letale.

Titolo originale
Mufasa - The Lion King
Regia
Barry Jenkins
Cast
Genere
Avventura, Family
Durata
118 - colore
Produzione
USA (2024)
Distribuzione
Walt Disney
DIAMANTI
di Ferzan Ozpetek
QUELLO CHE CI ASPETTIAMO DAL MIGLIOR OZPETEK, QUELLO CHE AMA LE DONNE E CHE RAPPRESENTA L'UMANITÀ.
OGGI (giovedì 26)
  • 18:30
  • 21:15
▼ MOSTRA LA SETTIMANA ▼
venerdì 27
  • 18:30
  • 21:15
sabato 28
  • NON PROGRAMMATO
domenica 29
  • NON PROGRAMMATO
lunedì 30
  • 18:30
  • 21:15

Fine anni ’70. Alberta e Gabriella Canova sovrintendono una grande sartoria specializzata in costumi per il cinema e il teatro: un microcosmo tutto al femminile del quale fanno parte la capo sarta Nina, che ha un figlio hikikomori ante litteram, la ricamatrice Eleonora, vedova con una nipote ribelle, Beatrice, la tingitrice Carlotta, la modista Paolina con un figlio piccolo che si nasconde nella stanza dei bottoni (quelli per gli abiti, non quelli del Pentagono), le sarte Nicoletta, malmenata picchiata dal marito Bruno, e Fausta, single ironica e “allupata”, più l’ultima arrivata, la giovane stagista Giuseppina. La cuoca del palazzo che ospita la sartoria è l’ex ballerina Silvana che ha una parola di conforto, e un pasto abbondante, per tutti.

Quando la costumista premio Oscar Bianca Vega commissiona alla sartoria Canova i costumi per il suo prossimo film le lavoratrici si buttano a capofitto nell’impresa, avendo cura di non fare mai incontrare la regina del teatro Alida con la nuova promessa del cinema Sofia. Vicino ad Alberta e Gabriella c’è la zia Olga, sorella di una madre scomparsa troppo presto ma ancora ben viva nei cuori delle figlie, come lo è la mamma di Ferzan Ozpetek nel suo.

Regia
Ferzan Ozpetek
Cast
 Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Stefano Accorsi, Luca Barbarossa
Genere
DRAMMATICO
Durata
135 - colore
Produzione
Italia (2024)
Distribuzione
Vision Distribution.
NAPOLI – NEW YORK
di Gabriele Salvatores
Salvatores sceglie un tono fiabesco per un film dalla regia sicura, un'estrema cura formale e grandi interpretazioni.
PROGRAMMAZIONE TERMINATA

Napoli, 1949. Un rombo assordante, e la casa dove la piccola Celestina abitava non c’è più. Con la casa se ne è andata anche la zia della bambina, che è orfana e ha visto partire la sorella maggiore Agnese per la lontana America insieme allo yankee che ha promesso di sposarla. L’unico amico rimasto alla bambina è Carmine, un ragazzino un po’ più grande di lei che vive di espedienti per le strade di Napoli. Carmine incontra George, un gigantesco cuoco afroamericano che lavora su una nave della Marina degli Stati Uniti. Carmine e Celestina finiranno su quella nave diretta a New York, dove la bambina spera di ritrovare la sorella, ma una volta arrivati all’indirizzo indicato da Agnese non la troveranno e intraprenderanno una serie di avventure che coinvolgeranno anche il commissario di bordo della nave Domenico Garofalo, una sorta di Mangiafuoco burbero ma dal cuore tenero.

Regia
Gabriele Salvatores
Cast
Pierfrancesco Favino, Dea Lanzaro, Antonio Guerra (I), Omar Benson Miller
Genere
Drammatico
Durata
124 - colore
Produzione
Italia (2024)
Distribuzione
01 Distribution
OCEANIA 2
di David G. Derrick Jr., Jason Hand, Dana Ledoux Miller
In viaggio con Vaiana, Maui e un nuovo gruppo di improbabili navigatori.
PROGRAMMAZIONE TERMINATA

Dopo aver ricevuto un inaspettato richiamo dai suoi antenati, Vaiana deve viaggiare verso i lontani mari dell’Oceania e in acque pericolose e dimenticate per un’avventura diversa da qualsiasi cosa abbia mai affrontato.

Regia
David G. Derrick Jr., Jason Hand, Dana Ledoux Miller
Cast
Giorgia, Fabrizio Vidale, Angela Finocchiaro, Emanuela Ionica, Chiara Grispo
Genere
Animazione, Avventura, Commedia
Durata
- colore
Produzione
USA, Canda (2024)
Distribuzione
Walt Disney
LA STANZA ACCANTO
di Pedro Almodovar
Con due grandi attrici a disposizione, Almodóvar dirige una partitura nitida che prende di petto il tema della morte
PROSSIMAMENTE

Ingrid e Martha sono amiche da anni, e non si sono mai dette mezze verità. Ingrid è una scrittrice di successo il cui ultimo libro racconta la sua incapacità di capire e accettare la morte. Martha è stata una corrispondente di guerra e ora è affetta da un tumore che potrebbe essere curabile con una terapia sperimentale, ma intanto si è preparata all’idea di morire, e ha già scelto, nel caso, come farlo: con una pillola comprata sul dark web. Ciò che vorrebbe però è non morire sola, e poiché il suo rapporto con la figlia le appare come irrimediabilmente compromesso chiede a Ingrid di soggiornare nella stanza accanto alla sua nel momento in cui dovesse decidere di “abbandonare il party”.

Regia
Pedro Almodovar
Cast
Julianne Moore, Tilda Swinton, John Turturro, Alessandro Nivola, Melina Matthews
Genere
Drammatico
Durata
107 - colore
Produzione
Spagna (2024)
Distribuzione
Warner Bros
PICCOLE COSE COME QUESTE
di Tim Mielants
Un ottimo Cillian Murphy torna nella sua Irlanda per un dramma in costume di grande intimità.
PROGRAMMAZIONE TERMINATA

Nel sud dell’Irlanda, a metà degli anni ottanta, Bill Furlong è un venditore di carbone a cui serve una lunga sessione di pulizia con il sapone per togliersi di dosso il nero del mestiere quando torna a casa la sera. Lo fa con piacere prima di poter abbracciare le cinque figlie e la moglie, così come con piacere aiuta chiunque altro in paese, specialmente ora che è quasi Natale. Ma nel convento dove consegna il carbone Bill vede come le suore trattano le ragazze che hanno “in cura”, e un giorno cerca di soccorrerne una, Sarah, che gli ricorda molto la madre scomparsa quando era bambin

Titolo originale
Small Things Like These
Regia
Tim Mielants
Cast
Cillian Murphy, Ciarán Hinds, Emily Watson, Amy De Bhrún, Joanne Crawford
Genere
Drammatico
Durata
96 - colore
Produzione
Usa, Irlanda, Belgio (2024)
Distribuzione
Teodora Film
IL RAGAZZO DAI PANTALONI ROSA
di Margherita Ferri
Il film trae ispirazione dalla vera storia di Andrea Spezzacatena, quindicenne vittima di bullismo
PROGRAMMAZIONE TERMINATA

Andrea Spezzacatena è un ragazzino studioso e disciplinato più attento a “fare felici gli altri” che se stesso. Ama i suoi genitori e il fratellino Daniele, adora passare le estati in Calabria dove sente di poter essere completamente se stesso. A scuola invece non è altrettanto facile: da un lato c’è l’amica Sara con cui Andrea trascorre ore serene, dall’altro Christian, “tanto bello quanto stronzo” come lo descrive Sara, il compagno di scuola che Andrea vorrebbe come amico e che invece lo tratta con indifferenza, quando non con crudeltà. Il salto dalle medie al liceo non affranca Andrea dalla presenza tossica di Christian, ripetente e frustrato, e dunque pronto a prendere Andrea come capro espiatorio. Il pretesto, per lui e per i bulli della scuola, è il paio di pantaloni rossi che la madre di Andrea, Teresa, ha stinto per errore e che sono diventati rosa. Andrea finirà per fare la scelta più dolorosa per uscire da una scena in cui è diventato un bersaglio, al punto che i suoi detrattori hanno creato un sito per metterlo alla gogna.

Il ragazzo dai pantaloni rosa prende spunto dalla storia vera di Andrea Spezzacatena, morto suicida a 15 anni, e dal libro di Teresa Manes, madre di Andrea Spezzacatena, intitolato “Andrea oltre il pantalone rosa”.

Roberto Proia, autore del soggetto e della sceneggiatura del film, compie subito una scelta fondamentale: togliere la parola alla madre e restituirla al figlio, che si racconta in prima persona post mortem, come Susie Salmon in Amabili resti o Joe Gillis in Viale del tramonto. Claudia Pandolfi, che interpreta Teresa, si fa carico di alludere con gentilezza anche alle sue fragilità, oltre che al grande amore per il figlio, e il rapporto con l’ex marito Tommaso viene mostrato anche nella sua conflittualità.

Samuele Carrino è molto efficace e ricco di sfumature nel raccontare Andrea, riuscendo anche credibilmente a “cambiare età” sul grande schermo. Andra Arru, che ha il ruolo ingrato di Christian, sa regalargli un sottotesto di tristezza e solitudine che ne spiegano il comportamento ondivago. Infine Sara Ciocca è come sempre solida nella sua interpretazione della sua omonima migliore amica di Andrea.

Regia
Margherita Ferri
Cast
Samuele Carrino, Claudia Pandolfi, Andrea Arru, Sara Ciocca, Corrado Fortuna.
Genere
Drammatico
Durata
121 - colore
Produzione
Italia (2024)
Distribuzione
Eagle Picture
ETERNO VISIONARIO
di Michele Placido
UN VIAGGIO ONIRICO PIENO DI PASSIONE E SOFFERTA VITALITÀ E UNA DICHIARAZIONE D'AMORE DI PLACIDO VERSO PIRANDELLO
PROGRAMMAZIONE TERMINATA

Amburgo, 8 dicembre 1934. Luigi Pirandello è in treno, direzione Stoccolma, e sta andando a ritirare il Premio Nobel per la letteratura. Davanti a lui passano i fantasmi della sua esistenza: la figura di Marta Abba, giovane attrice diventata sua musa ispiratrice che lo aveva conquistato durante un provino a Roma nel 1925 e che ha rappresentato il sogno di un amore assoluto; la follia della moglie Antonietta Portulano che è stata ricoverata in manicomio nel 1919; il profondo legame ma anche il difficile rapporto con i figli Lietta, Stefano e Fausto; il controverso rapporto con il fascismo; i trionfi ma anche gli insuccessi come la rappresentazione dei Sei personaggi in cerca d’autore accolta da fischi e insulti da parte del pubblico nel debutto al Teatro Valle di Roma il 9 maggio 1921; l’illusione di una collaborazione cinematografica con il grande regista tedesco Friedrich Wilhelm Murnau.

Regia
Michele Placido
Cast
Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bruni Tedeschi, Federica Vincenti, Giancarlo Commare
Genere
Drammatico
Durata
112 - colore
Produzione
Italia (2024)
Distribuzione
01 Distribution
GIURATO NUMERO 2
di Clint Eastwood
EASTWOOD NON SMETTE DI CERCARE LA VERITÀ, LA GUARDA IN FACCIA E DIRIGE UN'ODE AL RAGIONEVOLE DUBBIO
PROGRAMMAZIONE TERMINATA

Justin Kemp, giovane uomo con un passato alcolico e un futuro da papà – la moglie aspetta la loro bambina -, è convocato come giurato in un sordido caso di omicidio alle porte di Savannah, in Georgia. La vittima, Kendall Carter, è stata presumibilmente picchiata a morte e abbandonata in un fosso dopo una violenta discussione col suo ragazzo, membro pentito di una gang di quartiere. Il colpevole ideale per i dodici giurati e per il procuratore della contea in piena campagna elettorale. Faith Killebrew espone i fatti e la vertigine sale. Justin, giurato numero 2, realizza progressivamente la propria colpevolezza nella tragedia avvenuta un anno prima, nel cuore della notte, sulla stessa strada dove si era convinto di aver investito un cervo. Sotto una pioggia battente di ricordi, il marito perfetto si scopre omicida involontario e si ritrova difronte a un dilemma morale: confessare, scagionando l’imputato, o sottrarsi alla giustizia, condannando un innocente?

La prima inquadratura è magnifica. Dopo i titoli di testa, che mostrano un’immagine di Themis, la dea della giustizia bendata con bilancia in una mano e glave nell’altra, osserviamo il volto di un’altra donna anche lei con la benda sugli occhi.

È la moglie di Justin Kemp in procinto di scoprire la ‘camera del figlio’, che il marito ha allestito per farle una sorpresa. La fascia cade e la m.d.p. adotta il punto di vista della consorte su questo “brav’uomo”, alcolista redento con cui ha deciso di rifarsi una vita.

Clint Eastwood non ha più tempo da perdere, a 94 anni continua a girare con la regolarità di un metronomo e va dritto al punto, piombandoci in una (messa in) scena coniugale, un’immagine che il film metterà rapidamente in crisi. Giurato numero 2 gioca costantemente col motivo del visibile e dell’invisibile, dell’evidente e del nascosto: la sposa bendata, il protagonista abbacinato dal temporale, il testimone confuso dalla distanza, il pubblico ministero ‘accecato’ dalla carriera… L’autore passa il tempo a evidenziare i punti ciechi, quello che i personaggi non vedono o non vogliono vedere. Ma è tutto lì, in piena luce. La fotografia è limpida, l’illuminazione uniforme, l’inquadratura spinta al massimo punto di eccellenza, eppure tutti guardano senza vedere. E qui risiede la profondità del film, molto più che nel dilemma morale che deve affrontare l’eroe e che richiede una sola scelta giusta. Non è tanto la morale in sé a essere messa in discussione, quanto la nostra capacità di cogliere i fatti a cui applicarla.

Eastwood comincia informandoci meticolosamente su uno degli aspetti fondamentali del sistema giudiziario americano, la rigorosa selezione dei dodici membri della giuria popolare. Con la logica scrupolosa di Sidney Lumet (La parola ai giurati) si addentra nelle convinzioni e poi nei dubbi dei giurati che si confrontano, uno dopo l’altro, ma con l’idea perversa che il giurato migliore, quello che come Henry Fonda non vuole affrettare il destino dell’accusato, non sia altro che il colpevole. Nessuno spoiler, è tutto nel trailer e nel debutto del film. A colpi di flashback, (di)mostra che il giurato numero 2 è quasi certamente all’origine dell’atto criminale. Se il ripiegamento della colpevolezza all’interno del cerchio dei giurati priva improvvisamente lo spettatore di qualsiasi suspense futura, la grande originalità dello script di Jonathan Abrams consiste nello sviluppare un’altra forma di tensione ascendente, stringendo gradualmente il cappio intorno al suo antieroe in preda a un dilemma insostenibile. Così mentre tutti i giurati sono convinti della colpevolezza dell’accusato, Justin, roso dalla colpa, guadagna tempo e prova a convincere chi vuole soltanto chiudere rapidamente.

Regia
Clint Eastwood
Cast
Leslie Bibb, Zoey Deutch, Nicholas Hoult, J.K. Simmons, Toni Collette
Genere
DRAMMATICO
Durata
114 - colore
Produzione
USA (2024)
Distribuzione
Warner Bros